Il panorama delle comunicazioni satellitari sta attraversando una fase di grande evoluzione, con la crescente diffusione delle costellazioni in orbita bassa (LEO) destinate a fornire connettività globale. Starlink, la costellazione satellitare di SpaceX, è senza dubbio la principale protagonista, con oltre 3.000 satelliti operativi. Tuttavia, la crescente centralizzazione dei servizi sotto un’unica azienda privata, SpaceX, ha spinto diversi governi e attori globali a esplorare alternative, specialmente per applicazioni sensibili come quelle governative e di difesa.

Ad oggi, OneWeb, con circa 650 satelliti in orbita a 1.000 km dalla Terra, è l’unico vero concorrente di Starlink operante in orbita bassa. Nonostante le sue antenne siano considerate più ingombranti e tecnologicamente meno avanzate rispetto a quelle di SpaceX, OneWeb rappresenta una soluzione attiva per la connettività globale, con un focus particolare sui servizi aziendali e governativi. Tuttavia, come sottolineato da SpaceNews, “OneWeb ha ancora molta strada da fare per competere con Starlink in termini di capacità e latenza.” 

A livello europeo, il progetto Iris², che prevede la messa in orbita di 292 satelliti, è una delle iniziative più ambiziose, ma non sarà operativo prima del 2030. Si tratta di un sistema multi orbitale che avrà applicazioni sia nel campo delle emergenze che della difesa, ma la sua piena operatività è ancora lontana. Un’altra alternativa emergente, anche se con tempi più lunghi, è rappresentata dalla costellazione nazionale italiana, in fase di studio dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Questo progetto mira a fornire una soluzione autonoma per il Paese, riducendo la dipendenza da attori privati come SpaceX.

Al di fuori dell’Europa, i progetti cinesi, come Qianfan, che prevede una costellazione di 14.000 satelliti, stanno guadagnando terreno, insieme a Kuiper, il progetto di Amazon che mira a lanciare una propria costellazione satellitare. Tuttavia, entrambi sono ancora in fase di sviluppo e lontani dall’essere operativi su larga scala.

Nel contesto globale, la questione centrale rimane la dipendenza da un singolo attore privato. Sebbene Starlink abbia una chiara leadership, la diversificazione delle opzioni potrebbe essere essenziale per garantire una connettività satellitare sicura e resiliente, in particolare in scenari critici o in caso di conflitti geopolitici.